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FRANZ

FURRER

Franz Furrer nasce a Carrara l’11 agosto 1921 da padre svizzero e madre italiana. Nell’ambiente cosmopolita di Losanna, nel 1944 dopo aver iniziato studi di medicina all’Università di Pisa, frequenta artisti e intellettuali che lo fanno decidere per una dedizione totale all’arte e alla pittura. In Svizzera è ancora forte l’eredità delle esperienze dadaistiche; Furrer ha modo anche di documentarsi sull’opera di Klee e di vari surrealisti. Così viene la sua prima esposizione nella primavera del 1945, entro l’eterogeneo gruppo di Art jeune.
 

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Negli anni 50' Furrer è accettato alla Biennale di Venezia, aumentando le conoscenze e contatti con gli artisti  del movimento "arte concreta" che portarono Furrer a esporre presso la Galleria dell’Annunziata (1952)

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Lo spiccato individualismo del pittore, il suo stesso carattere schivo unito alla coscienza di un’identità artistica assai singolare lo allontanano dalla frequentazione assidua delle attività delle avanguardie.

Inizia a viaggiare, praticamente in tutto il mondo; talché, nonostante la partecipazione ad alcune collettive, solo nel 1975 è possibile registrare una nuova personale milanese, alla galleria Schettini, dove confluisce buona parte delle esperienze pittoriche degli anni ’60 e dei primi anni ’70.

 

 

Nel frattempo Furrer ha molto affinato la competenza in materia d’arte, ha riflettuto su Mondrian e sulle esperienze del costruttivismo: ecco le nuove esposizioni a Viareggio, galleria Barsotti, 1976, e galleria Il magazzino del sale, 1977; come pure le due conclusive del 1980, a Roma, galleria Citifin e a Genova, galleria Greminger.

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OPERE

Collezione privata

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